Le Geisha

Artiste dell'antica tradizione giapponese

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    Le Geisha
    Artiste dell’antica tradizione giapponese




    Definizione di Geisha

    Il termine geisha significa ‘‘persona d’arte’’. Infatti, le geisha sono delle artiste giapponesi vere e proprie: conoscono arti come la musica (in particolare, suonano lo shamisen, uno strumento a tre corde), il canto, la danza, la poesia e la dialettica. Sono, inoltre, dotate di grande bellezza.
    Dal dopoguerra in poi, il numero delle geisha è diminuito celermente a causa dell’ammodernamento del Giappone (da circa 17.000 a un migliaio). La maggior parte di queste artiste abita a Osaka e Kyoto.

    Queste intrattenitrici indossano kimono tradizionali con zoccoletti di legno; la loro acconciatura è molto complessa: i capelli, generalmente lisci e lunghi, sono adornati da fermagli molto costosi, che danno la forma di una pesca tagliata a metà. Il takamakura è un cuscino che sorregge il collo e permette alle geisha di mantenere intatta la capigliatura. Per truccarsi utilizzano del fondotinta bianco (per dare al viso l’effetto di una maschera di porcellana) e un rossetto rosso. Per il rossetto, però, vi è una differenza: mentre le geisha ‘‘anziane’’ lo applicano su entrambe le labbra, quelle giovani solo sul labbro superiore. Anche il colletto differisce in base all’esperienza accumulata: le apprendiste ne indossano uno rosso, mentre le professioniste bianco.

    La preparazione come geisha comincia intorno ai 17 anni: le ragazze si trasferiscono in case (okiya) dedicate all’apprendimento delle arti per praticare questo lavoro. In queste case vi è un’organizzazione gerarchica con modelli familiari: la madre segue la formazione professionale delle geisha figlie, la sorella maggiore aiuta la sorella minore nel suo percorso, trasmettendole le tradizioni della casa.
    Le ragazze appena entrate negli okiya sono chiamate shikomi e si dedicano ai lavori domestici. La più piccola della casa, prima di dormire, è costretta ad aspettare il ritorno dagli appuntamenti di tutte le altre geisha. Le shikomi, finita la scuola per geisha, diventano minarai (un grado da apprendista). Dopo circa 5 anni dal passaggio a maiko, le giovani donne diventano finalmente geisha e vengono introdotte alla vita nella società.

    Spesso si confonde la figura della geisha con quella della prostituta, ma la scelta di concedere il proprio corpo non è data dai doveri imposti dal lavoro; si tratta, invece, di una scelta personale. Le oiran, cortigiane vestite e truccate in maniera simile alle geisha, invece, avevano come lavoro la sola concessione del corpo.



    Le Geisha nella Storia

    Un tempo le geisha erano dei modelli di riferimento per la società giapponese, mentre ora sono considerate soltanto delle vecchie icone spesso definite ‘‘hostess professionali’’.
    Inizialmente le geisha erano uomini (le juuyo), ma questi, dal diciottesimo secolo in poi, sono stati sostituiti dalle donne in modo definitivo per i movimenti femminili, molto più aggraziati.

    Nel periodo dell’Edo, il secondo Shogun (letteralmente, ‘‘comandante dell’esercito’’), legalizzò la prostituzione in Giappone. Di conseguenza vennero aperte molte case di piacere, e le geisha cominciarono ad essere confuse con le prostitute. Nel XIX secolo, però, i due ruoli furono differenziati. Nonostante questo, in Occidente, il ruolo della geisha continua ad essere confuso con quello della prostituta.



    Revelation Portal © RIPRODUZIONE RISERVATA



    Edited by Kyoko Sakura - 3/9/2014, 19:49
     
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