9-10-11 Ottobre 2016

Domenica, Lunedì, Martedì

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    Dio Yato, Dea Nike, Dio Kira, Dea Olympea... non le fanno più le divinità sportive di una volta.

    Aze aze.

    Edited by -Kyoko - 11/10/2016, 16:18
     
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    Buongiorno Rivelati!! :bravi:
    Sono in autobus. Stamattina ho fatto tardi... Perché non trovavo le cuffiette wJfq8Lt
     
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    Rispondo in modo semi-provocatorio alla discussione che avete fatto l'8, che magari creo dibattito.
    I tatuaggi non hanno senso, se non estetico e legato a un'espressione artistica, che abbiano dietro o meno un significato concreto cambia poco, per chi lo fa.
    La suddetta conclusione deriva da una semplice considerazione: non c'è bisogno di modificare il proprio corpo per esprimere se stessi, un proprio ideale, una propria idea, un modo di essere eccetera, poiché si parla di concetti che fanno parte di un individuo anche se non vengono messi in mostra con un particolare taglio di capelli, un tatuaggio, un piercing e chi più ne ha più ne metta, e che quindi assumono un senso soltanto quando in rapporto con gli altri, quando visti da altri (a me che lo faccio non serve vederlo, e se mi serve posso benissimo fare un disegno e metterlo sul desktop e rapportarmici quando voglio). A quel punto se comunicano qualcosa in un certo modo (abbiano un messaggio megagalattico o siano estetica fine a se stessa), che può essere il significato dato da chi ha la "modifica" o uno diverso a seconda dell'osservatore, hanno uno scopo, altrimenti non servono a nulla.
    E' come una poesia, è vero che serve e aiuta a capire se stessi, tuttavia non conta scriverla perché la si scrive, ma perché la si pensa (se non la si scrive si dimentica, è per quello che lo si fa, se poi non la si diffonde o non si hanno altri motivi) o poiché la si vuole condividere con altri. Allo stesso modo un tatuaggio assume significato quando lo si pensa, non serve farlo; se poi lo vuoi condividere con altri per qualche motivo (ripeto, può essere estetica o un messaggio) lo puoi mettere sul corpo, altrimenti è inutile averlo, si fa soltanto un torto a se stessi (se non altro perché prima o poi ti stufa o non ci fai nemmeno più caso, inevitabilmente).
     
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    Per quanto non ami i tatuaggi non sono d'accordo con te.
    Se io indosso un bracciale non significa che quel bracciale sia solo estetico: può esserci anche un legame affettivo o sentimentale, può essere legato a una persona cara o a un momento importante della mia vita. Per esempio ho portato per 4 anni una collana regalata da una donna che nel bene o nel male mi ha cambiato profondamente... e ho smesso di portarla solo perché si è rotta e l'ho persa (fosse stato un tatuaggio sicuramente non sarebbe accaduto).
    Molte persone si tatuano per ricordarsi di qualcosa che è successo loro nella vita, come potrebbe essere l'ipotetica "impronta di cane" che vuole farsi Kyoko-dono (per ricordare il legame che ha attualmente con il suo cane Rocky, in modo che quel ricordo sia saldo, marchiato sulla sua pelle, per il resto della sua vita).
    Il tatuaggio è un'opera d'arte, ma come tutte le opere d'arte nasconde un significato più profondo e personale. Semplicemente si utilizza la propria pelle al posto di una tela per dipingere o di un foglio di carta su cui scrivere.
    Quello che a me disturba è il fatto che come "decorazione" risulti permanente ed esteticamente invasivo. Se conoscessi una persona il cui tatuaggio mi inquieta o lo trovassi brutto esteticamente, non posso dirgli semplicemente "coprilo quando sei in mia presenza"; mentre un bracciale, una collana, un paio di occhiali o un vestito non li indosserà tutti i giorni dell'anno 24 ore su 24. Poi è chiaro che se il legame con questa persona fosse sentimentale non mi importerebbe dei suoi tatuaggi, perché alla fine dei conti è solo un po' di inchiostro fissato tra gli strati adiposi o nell'epidermide.

    Alla fine dei conti il Tattoo è uno stile di vita, come può esserlo tagliarsi i capelli alla Emo, vestire sempre eleganti o farsi trentordici piercing sulla faccia. Reputo (personalmente) che rovinarsi la pelle per uno stupido disegno sia assurdo, ma posso comprendere che per tutti coloro che si tatuano non sia così.

    Aze aze.
     
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    Dico solo che ognuno ha il proprio modo di esprimersi e non vado oltre perché non mi importa che questo venga compreso.
     
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    Il tuo esempio a mio avviso non è pertinente, il valore che assume un oggetto regalato da qualcuno di importante è molto diverso rispetto a un tatuaggio che rappresenta un momento, un ricordo o qualcos'altro, poiché in qualche modo incarna quella persona, è come se fosse una parte di lei nonché una prova fisica del legame con la suddetta. Al contrario un tatuaggio per quanto possa rappresentare è qualcosa di esclusivamente tuo, dipende soltanto da te e rappresenta una parte di te, che si può esprimere benissimo senza (anche senza oggetto nel caso precedente mantieni il ricordo e non si parla di qualcosa di fondamentale, però è già più "forte" rispetto al tatuaggio). Se tu credi fortemente in un'idea, lo fai con o senza tatuaggio, non serve qualcosa che la rafforzi, poiché è tua e lo sai, lo stesso vale per un ricordo, per un legame e così via.

    A parte questo, che è la mia idea personale, motivo per cui non credo farò mai un tatuaggio (ma può essere che fra un mese penserò l'opposto, le idee sono in divenire e le mie sono molto volubili, non credendo a una realtà unica e assoluta), è ovvio che ognuno abbia il diritto di esprimersi come vuole e il fatto di avere un'idea diversa sia comprensibile e normale (comprendo chi si tatua, ho specificato fin da subito di essere semi-provocatorio), tuttavia se ogni volta dovessimo arrenderci alla soggettività di ogni cosa senza mettere a confronto opinioni e interpretazioni si smetterebbe di avere dialogo, discussione (anche e soprattutto interiori) e di conseguenza crescita.

    P.S. Gantz, ti capisco per la collana, mi è successa la stessa identica cosa e immagino lo stato d'animo, ho perso l'unico regalo dell'unica donna che abbia amato (sempre una collana) e non ero contentissimo, per usare un eufemismo. Però oh, può capitare, e in più è stato anche un momento simbolico di passaggio importante, diciamo che ha chiuso un ciclo, quindi non è stato solo un male. Peraltro pochi giorni dopo ho conosciuto Valki (cit.) Valeria.
    Strana la vita. :v
     
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    Non era un legame amoroso e neanche affettivo, era un simbolo. Quella collana rappresentava alcune parole dette da una persona "tu sei come una goccia di fiamma", che mi hanno fatto capire che essere diversi non è sempre una cosa brutta.
    Non ero legato a quella collana per via della persona che me l'aveva regalata, ma per quello che simboleggiava per il mio stato d'animo. Poi non sono una persona materialista, infatti mi sono arreso all'evidenza della perdita dopo appena due giorni.

    Per questo reputo che un tatuaggio possa rappresentare di più di quello che tu sostieni, perché anche se il proprietario non è in grado di vederlo direttamente (a meno che non si guardi allo specchio o si spogli) sa di portare quell'oggetto (astratto) sempre con se e che esso rappresenta uno stato emotivo o un legame sentimentale.
    Poi non è neanche vero che il tatuaggio non è legato a un sentimento, ci sono molte persone che si tatuano il nome di ragazze (ex o amanti), il nome dei propri figli oppure di un animale. La stessa zampa di Rocky simboleggerà (riprendendo il discorso di prima) un legame affettivo per Kyoko-dono, proprio come se il cane le avesse firmato una parte del corpo. Di certo non è un regalo, ma l'importante è quello che rappresenta, non se gliel'ha tatuato il cane usando un chiodo arrugginito.

    Per giunta i tatuaggi si possono regalare: ho due amici che sono andati a tatuarsi insieme ed entrambi hanno fatto tatuare uno stemma/simbolo (che piaceva al rispettivo amico) sul corpo dell'altro, unicamente per vincolare un legame fisico tra i due: «io ho qualcosa di te che ti rappresenta sul mio corpo e tu hai qualcosa di me che mi rappresenta sul tuo corpo... per sempre.» E questi due non sono neanche amanti o ghey, ma semplicemente due persone che hanno vissuto un'esperienza traumatica insieme e sono divenuti come fratelli l'uno per l'altro.
    Quello che non accetto sono i corpi tatuati per decorazione, che riempono completamente la propria pelle di figure astratte o quelle persone che si stampano una qualche pataccata su una parte del corpo, come se fosse una macchia di sugo sulla camicia.

    Eppoi finiscila con questo discorso...
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    A parte questo, che è la mia idea personale, motivo per cui non credo farò mai un tatuaggio (ma può essere che fra un mese penserò l'opposto, le idee sono in divenire e le mie sono molto volubili, non credendo a una realtà unica e assoluta), è ovvio che ognuno abbia il diritto di esprimersi come vuole e avere un'idea diversa sia comprensibile e normale (comprendo chi si tatua, ho specificato fin da subito di essere semi-provocatorio), tuttavia se ogni volta dovessimo arrenderci alla soggettività di ogni cosa senza mettere a confronto opinioni e interpretazioni si smetterebbe di avere dialogo, discussione (anche e soprattutto interiori) e di conseguenza crescita.

    È talmente scontato e ripetitivo che ormai mi ha nauseato. Tutti esprimiamo le nostre convinzioni essendo consci che siano solo nostre e (molto facilmente) non condivisibili; proprio come sappiamo di poter cambiare idea in qualsiasi momento su un'idea o un concetto. Una discussione è sempre provocatoria, ma questo dipende solo da chi partecipa alla conversazione e dai suoi punti di vista. Sta poi alle persone che vi partecipano, cercare di esporre i propri punti di vista senza sfociare nel Flame.

    Aze aze.

    Edited by GANTZ - 10/10/2016, 19:47
     
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    Anche un tatuaggio può essere legato a qualcuno, il fatto che sia "scolpito" sul proprio corpo e non sia stato ricevuto da quel qualcuno non cambia le cose. Di conseguenza l'importanza di un tatuaggio può essere pari o superiore al ricordo di un oggetto (ma anche inferiore). Non capisco il ragionamento secondo il quale l'attaccamento ad un oggetto legato a qualcuno è più importante di un tatuaggio dedicato a qualcuno.
    Io comunque voglio farne due, uno legato all'essere (dato che non è una persona, e sicuramente anche su questo avrai da ridire, visto che odi i cani) più importante della mia vita, che da un po' di tempo a questa parte rappresenta la mia unica ragione per continuare a sopportare questo schifo, ed uno legato ad eventi ed emozioni che vivo/ho vissuto, che riguardano solo me e che solo io posso comprendere (quindi non ho intenzione di spiegarle a nessuno, giusto per smentire il fatto che chi si tatua lo fa per mostrare il tatuaggio agli altri).
    Non ho intenzione di tatuarmi perché altrimenti dimenticherei il mio cane o ciò che provo/ho provato, è ovvio e non c'era bisogno di specificarlo, ma perché mi va di imprimere tutto ciò sul mio corpo.
     
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    CITAZIONE (GANTZ @ 10/10/2016, 19:44) 
    Eppoi finiscila con questo discorso...
    CITAZIONE
    A parte questo, che è la mia idea personale, motivo per cui non credo farò mai un tatuaggio (ma può essere che fra un mese penserò l'opposto, le idee sono in divenire e le mie sono molto volubili, non credendo a una realtà unica e assoluta), è ovvio che ognuno abbia il diritto di esprimersi come vuole e avere un'idea diversa sia comprensibile e normale (comprendo chi si tatua, ho specificato fin da subito di essere semi-provocatorio), tuttavia se ogni volta dovessimo arrenderci alla soggettività di ogni cosa senza mettere a confronto opinioni e interpretazioni si smetterebbe di avere dialogo, discussione (anche e soprattutto interiori) e di conseguenza crescita.

    È talmente scontato e ripetitivo che ormai mi ha nauseato. Tutti esprimiamo le nostre convinzioni essendo consci che siano solo nostre e (molto facilmente) non condivisibili; proprio come sappiamo di poter cambiare idea in qualsiasi momento su un'idea o un concetto. Una discussione è sempre provocatoria, ma questo dipende solo da chi partecipa alla conversazione e dai suoi punti di vista. Sta poi alle persone che vi partecipano, cercare di esporre i propri punti di vista senza sfociare nel Flame.

    Eppure è servito allo scopo. Se guardi il continuum dei messaggi capirai il motivo per cui l'ho fatto.

    CITAZIONE (GANTZ @ 10/10/2016, 19:44) 
    Non era un legame amoroso e neanche affettivo, era un simbolo. Quella collana rappresentava alcune parole dette da una persona "tu sei come una goccia di fiamma", che mi hanno fatto capire che essere diversi non è sempre una cosa brutta.
    Non ero legato a quella collana per via della persona che me l'aveva regalata, ma per quello che simboleggiava per il mio stato d'animo. Poi non sono una persona materialista, infatti mi sono arreso all'evidenza della perdita dopo appena due giorni.

    Per questo reputo che un tatuaggio possa rappresentare di più di quello che tu sostieni, perché anche se il proprietario non è in grado di vederlo direttamente (a meno che non si guardi allo specchio o si spogli) sa di portare quell'oggetto (astratto) sempre con se e che esso rappresenta uno stato emotivo o un legame sentimentale.
    Poi non è neanche vero che il tatuaggio non è legato a un sentimento, ci sono molte persone che si tatuano il nome di ragazze (ex o amanti), il nome dei propri figli oppure di un animale. La stessa zampa di Rocky simboleggerà (riprendendo il discorso di prima) un legame affettivo per Kyoko-dono, proprio come se il cane le avesse firmato una parte del corpo. Di certo non è un regalo, ma l'importante è quello che rappresenta, non se gliel'ha tatuato il cane usando un chiodo arrugginito.

    Il mio dissenso sta proprio nel fatto di voler trasformare in materiale qualcosa di astratto, che può semplicemente stare lì e avere lo stesso valore per se stessi. Quando hai perso la collana non hai perso nulla, in fin dei conti, quelle parole sono rimaste, ce le hai ancora e non serve un simbolo fisico per mantenerne il ricordo. Chiaro che poi può essere un modo di esprimere e rappresentare qualcosa, semplicemente ritengo non ce ne sia bisogno. Non serve metterlo sulla pelle per avere il marchio, perché sta già nel proprio animo, nella mente, nell'interiorità. E' ridondante, in qualche modo.

    CITAZIONE
    Quello che non accetto sono i corpi tatuati per decorazione

    Perché no? E' pur sempre un modo di qualcuno di esprimere se stesso. Molto diverso e con significati del tutto opposti, però un senso c'è.

    CITAZIONE (-Kyoko @ 10/10/2016, 19:46) 
    Anche un tatuaggio può essere legato a qualcuno, il fatto che sia "scolpito" sul proprio corpo e non sia stato ricevuto da quel qualcuno non cambia le cose. Di conseguenza l'importanza di un tatuaggio può essere pari o superiore al ricordo di un oggetto (ma anche inferiore). Non capisco il ragionamento secondo il quale l'attaccamento ad un oggetto legato a qualcuno è più importante di un tatuaggio dedicato a qualcuno.
    Io comunque voglio farne due, uno legato all'essere (dato che non è una persona, e sicuramente anche su questo avrai da ridire, visto che odi i cani) più importante della mia vita, che da un po' di tempo a questa parte rappresenta la mia unica ragione per continuare a sopportare questo schifo, ed uno legato ad eventi ed emozioni che vivo/ho vissuto, che riguardano solo me e che solo io posso comprendere (quindi non ho intenzione di spiegarle a nessuno, giusto per smentire il fatto che chi si tatua lo fa per mostrare il tatuaggio agli altri).
    Non ho intenzione di tatuarmi perché altrimenti dimenticherei il mio cane o ciò che provo/ho provato, è ovvio e non c'era bisogno di specificarlo, ma perché mi va di imprimere tutto ciò sul mio corpo.

    Cambia le cose perché non viene da quella persona, è diverso, non c'è il discorso dell'identificazione.
    A parte che non odio più i cani da una vita :v, ma poi non ho mai affermato che chi si tatua lo fa per mostrare, ho detto che per me ha più senso fare in quel modo e non semplicemente qualcosa che si apra e si chiuda esclusivamente in sé.
    Quello su cui io non sono d'accordo, ripeto, è il voler imprimere qualcosa che in ogni caso tu hai sul tuo corpo, poi se tu pensi sia importante e/o significativo e/o utile fai benissimo a farlo.
     
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    CITAZIONE (Kira-dn @ 10/10/2016, 20:16) 
    Cambia le cose perché non viene da quella persona, è diverso, non c'è il discorso dell'identificazione.

    E perché? Perché il tatuaggio non è passato per le mani della persona in questione?
    Se è così, mi sa che stiamo parlando di feticismo...
     
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    Purtroppo non basta aver sentito una frase una volta nella vita per ricordarsela sempre, soprattutto nei momenti in cui uno dovrebbe ricordarsene maggiormente, ma ha la mente che vaga in tutt'altra direzione. Mentre quella collana era per me come un totem, un simbolo (o una guida) a cui aggrapparsi nei momenti di bisogno.
    Penso che il tatuaggio possa rappresentare la stessa cosa, come vedere la zampa di un gatto tatuato sul polso e ricordarsi (per un istante) di quell'animale e dei momenti passati in sua compagnia. Una piccola esortazione visiva per enfatizzare il legame emotivo e favorirne il ricordo.
    Poi potrebbe benissimo rappresentare qualsiasi altra cosa, proprio come un'altra forma d'arte può significare migliaia di cose diverse a seconda di chi la rappresenta o la osserva. Se il tuo ragionamento fosse corretto (e assoluto) allora anche la musica non avrebbe senso, visto che è una forma d'arte immateriale, che si fissa nella nostra mente invece che essere ripresa e rappresentata visivamente.
    Il tatuaggio è come un motivetto fischiettato sotto la doccia, non è scritto su nessuno spartito o suonato da nessuno strumento. Semplicemente è il nostro corpo a rappresentarlo a seconda delle nostre necessità.

    E comunque sei solo un ghey... lo sanno tutti.

    Aze aze.
     
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    Celeste, non è il discorso di passare tra le mani, quanto quello del dono. E' il simbolo di una persona che si dà a te, in qualche modo. Ovviamente non è il regalo in sé a dimostrarlo, ma quel che l'oggetto rappresenta. Non so se sono riuscito a spiegarmi.

    Gantz, capisco il discorso, nonostante continui a ritenere abbastanza inutile la cosa (non è un male, per fortuna l'utilità non è l'unico parametro). Anche il paragone con una forma d'arte "in divenire" come la musica, che manifesta la sua "potenza" quando viene ascoltata, lo trovo un po' azzardato. Che poi non potrà essere ripresa o rappresentata visivamente (ponendo che il pentagramma, così come la pellicola di un film, non riescano a farlo), ma è manifestabile comunque attraverso uno dei cinque sensi.
    In ogni caso tra i metodi espressivi attraverso la modifica del proprio corpo il tatuaggio è probabilmente quello con più senso e significato, anche se, dovessi cambiare qualcosa di me, sarebbe il colore dei capelli.
    Ma se volete che vi eviti per sempre fatevi un piercing, mi fanno impressione. :v
     
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    Ho già un piercing... anche si tratta della tradizionale fascetta al lobo sinistro.
    Forse in futuro me ne farò uno al sopracciglio destro, oppure al capezzo sinistro.

    Mi avete talmente rotto le palle con 'sti tatuaggi che appena ho 2 soldi bucati da parte mi faccio questo:

    Aze aze.
     
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    CITAZIONE (GANTZ @ 11/10/2016, 06:26) 
    Ho già un piercing... anche si tratta della tradizionale fascetta al lobo sinistro.
    Forse in futuro me ne farò uno al sopracciglio destro, oppure al capezzo sinistro.

    Quando l'ho notato in una foto ci sono rimasta malissimo... Da te non mi sarei mai aspettata un tradimento del genere. (?)
    Al capezzo sinistro?

    Comunque tempo fa io ero legatissima a un bracciale regalatomi da mio padre... Adesso non so che fine abbia fatto né mi importa saperlo.
     
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  15. GHAN
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    Non so cosa sia il capezzo... forse, ma non ne sono sicuro, quell'essere inutile di Gantz deve aver dimenticato un "lo": capezzo-lo sinistro.

    Aze aze.
     
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