Il Decadentismo Riassunto: esponenti, opere e pensiero

Panismo, epifanie, estetismo, malattia delle cose, vitalismo, artista maledetto, inetto a vivere, fanciullino, superuomo, corrispondenze, languore, arte poetica

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    Il Decadentismo
    Decadentismo illustrato in modo sintetico


    Il 26 maggio 1883 sul periodico parigino Paul Verlaine pubblicò il sonetto Langueur (Languore) ed interpretava uno stato d’animo diffuso nella cultura del tempo, il senso di disfacimento e di fine di tutta una civiltà) in cui affermava d’identificarsi con l’atmosfera di stanchezza, immerso nel vuoto e nella noia. Il termine Decadentismo indicava un determinato movimento letterario, sorto in un dato ambiente ed ispirato a un preciso programma culturale; la critica ha assunto il termine come etichetta di una grande corrente culturale di dimensioni europee (fine ‘800, inizi ‘900). Esso appare come una somma di manifestazioni artistiche e letterarie tra loro anche differenti, ma con denominatori comuni. La base della visione del mondo decadente è un irrazionalismo misticheggiante, viene radicalmente rifiutata la visione positivistica:
    - La realtà è un complesso di fenomeni materiali regolati da leggi meccaniche e deterministiche
    - La scienza garantisce una conoscenza oggettiva e totale della realtà
    - Il progresso è un processo indefinito e senza interruzione
    Il decadente ritiene che la ragione e la scienza non possono dare la vera conoscenza del reale, solo rinunciando all’abito razionale si può attingere all’ignoto. L’anima decadente è protesa verso il mistero che è dietro alla realtà visibile, per questa visione mistica tutti gli aspetti dell’essere sono legati da analogie e corrispondenze (concezione già formulata da Charles Baudelaire in “Corrispondenze dei fiori del male”). La scoperta dell’inconscio è il dato fondamentale della cultura decadente, essi distruggono ogni legame razionale convinti che ciò possa portare alla scoperta di una realtà più vera. Se il mistero, l’essenza segreta della realtà, non può essere colta attraverso la scienza, ci sono altri metodi per attingere ad esso: stati abnormi e irrazionali dell’esistere (malattia, follia, nevrosi, sogno, incubo e allucinazioni). Per panismo si intende la fusione panica tra l’uomo e natura (D’annunzio, la pioggia nel pineto). Per epifanie s’intendono le manifestazioni che all’inizio appaiono insignificanti, ma poi all’improvviso si caricano di significato. Per i decadenti tra gli strumenti della conoscenza c’è l’arte, il poeta, il pittore, il musicista, questi sono sacerdoti di un vero e proprio culto, ciò ha dato origine al fenomeno dell’estetismo. L’estetismo assume come principio regolatore della vita solo il bello e, con esso, agisce e giudica la realtà. Va alla ricerca di sensazioni rare e squisite, circondandosi di orrore per la banalità/volgarità della gente comune. La poesia assume un valore puramente suggestivo ed evocativo, la parola (il linguaggio poetico: cifrato ed ermetico, incomprensibile) smarrisce la funzione di strumento comunicativo immediato e recupera quella ancestrale (passato lontano). La poesia diviene al limite dell’incomprensibilità, il poeta comunica in forme cifrate, allusive e rivolte a quei pochi che sono in grado di comprenderne il linguaggio. I decadenti si rifiutano di rivolgersi al pubblico borghese ritenuto mediocre e volgare. Si inizia ad usare la musicalità la parola cioè, si carica di valori magicamente evocativi e suscita echi profondi, la musica è la suprema tra le arti poiché è la più indefinita. La sintassi si fa vaga e imprecisa, ambigua; le parole assumono sfumature o significati diversi da quelli comuni. L’uso della metafora istituisce legami impensati tra realtà fra loro remote, il secondo termine di paragone resta oscuro e misterioso. Essa è l’espressione di una visione simbolica del mondo, dove ogni cosa rimanda ad altro. L’uso dei simboli, oscuri e misteriosi, allusivi e caricabili di vari sensi. L’utilizzo della sinestesia, l’accostamento di termini che appartengono a sfere sensoriali diverse (vista, udito, tatto, olfatto) e che provoca la fusione di sensazioni che conservano tra loro un sottile rapporto analogico; anch’essa rimanda ad una rete simbolica sotterranea. Si ha la malattia delle cose, i decadenti amano tutto ciò che è corrotto (Venezia città decadente per eccellenza). Malattia e corruzione affascinano i decadenti perché sono immagini della morte (tema dominante). Si contrappongono tendenze opposte però, come: il Vitalismo: esaltazione della pienezza vitale, ricerca del godimento, celebrazione della forza barbarica che impone il suo dominio sui deboli, rigenerando un mondo esausto (superomismo) modo per esorcizzare l’attrazione morbosa della morte, per sconfiggere stanchezza ed esaurimento. Il vitalismo superomistico è l’altra faccia della malattia interiore, la maschera che crea inutilmente di occultare il disfacimento e gli impulsi autodistruttivi. Nascono delle figure ricorrenti nella letteratura decadente:
    - Artista maledetto: sceglie il male e si compiace di una vita misera sino al limite dell’autoannientamento.
    - Esteta: l’uomo che vuole trasformare la sua vita in opera d’arte andando alla ricerca di sensazioni squisite e piaceri raffinati.
    - Inetto a vivere: si sente escluso dalla vita intorno a lui ed a cui non sa partecipare per mancanza di energie vitali.
    - Fanciullino pascoliano: il rifiuto della condizione adulta della vita di relazione al di fuori del nido familiare.
    - Superuomo: individuo superiore alla massa mediocre, forte e dominatore che si muove alla conquista di mete eroiche senza essere ostacolato da dubbi e incertezze.
    Decadentismo e romanticismo: Il decadentismo può essere ritenuto una seconda fase del romanticismo. Si ha un senso di stanchezza, languore e smarrimento; non si punta alla totalità, ma al frammento. Rifiuta ogni impegno, affermando il principio della poesia e l’esaltazione dell’artificio. Il romanticismo si segnala per il suo slancio entusiastico, tensione verso infinita espansione dell’io; la letteratura mirava a costruzioni concettuali e artistiche che rispecchiassero la totalità. Gli scrittori romantici avevano forme di impegno politico e sociale, avevano come valore supremo la natura (tutto ciò che era spontaneo e immediato).
    A differenza degli scrittori naturalisti, che erano integrati nell’ordine borghese, gli scrittori decadenti, rifiutavano radicalmente l’ordine esistente con atteggiamenti “maledetti”.
    Affermatosi principalmente in Francia nella seconda metà dell’800, il simbolismo francese è una corrente poetica specifica nel più usato ambito del decadentismo. Sul modello di Baudelaire, i simbolisti:
    - Intendono la poesia come rivelazione dell’essenza più profonda e misteriosa delle cose
    - Rinunciano a raffigurare realtà ben precise ed a costruire il discorso in modo razionale
    - Utilizzo del linguaggio indefinito/evocativo/allusivo
    Principali esponenti: Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stephane Mallarmé.
    Corrispondenze: poesia di Charles Baudelaire, si descrive la natura come un luogo sacro, in cui tutte le cose parlano con un loro linguaggio. La realtà è un luogo in cui si entra a contatto con il mondo; l’uomo trascorre la sua vita circondato da oggetti e fenomeni che gli parlano con la loro presenza. Poesia ricca di sinestesie ed i temi principali sono: una visione mistica del mondo, legami misteriosi con la natura e il tema del poeta veggente, tipico dei simbolisti.

    Languore: il poeta assume tutte le caratteristiche negative attribuite alla “fine della decadenza” dell’Impero romano, come: la debolezza, la corruzione, l’incapacità di valutare i pericoli della realtà. La corrispondenza tra un passato lontano e il presente ha un valore polemico.
    Arte poetica: la poesia scritta da Paul Verlaine, enuncia una precisa idea di poetica e una particolare tecnica espressiva; esalta la musicalità del verso, inaugurando la tendenza di tanta poesia contemporanea a risolvere la parola in musica. Le parole vanno scelte con cura ed è una poesia ricca di analogie e sinestesie.


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  2. Lucake
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    CITAZIONE (Me stesso, ho scritto io @ 21/1/2017, 15:44) 
    voglio vedere se semplicemente modificando qualche scritta nei comandi per la citazione posso, praticamente, far dire a chi voglio quello che voglio
     
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    CITAZIONE (Lucake @ 29/7/2017, 03:14) 
    CITAZIONE (Me stesso, ho scritto io @ 21/1/2017, 15:44) 
    voglio vedere se semplicemente modificando qualche scritta nei comandi per la citazione posso, praticamente, far dire a chi voglio quello che voglio

    Eh sì :)

    CITAZIONE (.Erik @ 31/7/2017, 01:20) 
    Sono gay. :inculata:

    Anche se per questo non serviva alterare nulla.. :ahah: :sì1:
     
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    [QUOTE=Ace PugnoDiFuoco,31/7/2017, 01:23 ?t=60160807#entry426767215]
    CITAZIONE (Lucake @ 29/7/2017, 03:14) 
    Eh sì :)

    CITAZIONE (.Erik @ 31/7/2017, 01:20) 
    Sono gay. :inculata:

    Anche se per questo non serviva alterare nulla.. :ahah: :sì1:

    Ah! Si è dichiarato!? Mi era sfuggito 😅
     
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3 replies since 28/7/2017, 13:40   47 views
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